Dolore alla schiena, il 96% dei casi è dovuto alla postura. Ma che cosa è "LA POSTURA"

Osservare a 360° una persona, valutare la sua storia, cogliere tutti i segnali del corpo, valutare la sua forma e - all’interno di essa - la sua vera funzione, può essere l’unico aiuto per avvicinarsi alla vera causa del suo “malanno” e quindi alla sua vera risoluzione.

 

Non possono esistere degli eserciziari o dei protocolli uguali per tutti, ognuno è unico e in quanto tale ognuno ha un suo vissuto, una sua storia, dei suoi traumi, un suo libro della vita.

 

Troppo spesso ci troviamo di fronte a risposte stereotipate “Prendi questo piuttosto che quell’altro farmaco… Vedi che con il riposo ti passa tutto… Metti solo un po’ di ghiaccio… è normale… Se non hai nessun dolore non ti preoccupare…). Ma addentriamoci nell’argomento per capire meglio cosa si intende per forma e funzione.

Da un punto di vista biomeccanico (come il corpo si organizza nello spazio) e anatomico (come il corpo deve essere morfologicamente) 

esistono dei canoni a cui tutti dovrebbero avvicinarsi per far funzionare il proprio corpo nel modo migliore secondo natura.



Visione frontale: é una linea che divide il corpo in due parti uguali, passante dal centro dei malleoli al centro del pube e al centro del petto, e divide la testa in due parti perfettamente uguali.

Visione posteriore: é una linea che divide il corpo in due parti uguali, passante dal centro dei malleoli, al centro della linea interglutea e del sacro al centro della colonna, e divide la nuca in due parti perfettamente uguali.

Visione laterale: é la linea di barrè (quella linea che parte due dita davanti ai malleoli, che passa al centro del ginocchio al centro dell’anca, al centro della spalla e al centro del meato acustico (orecchio).

 

Ci serve sapere questo non tanto per capire quanto siamo “storti” ma per iniziare a prendere coscienza del fatto che, se la nostra macchina (corpo) non è perfettamente in convergenza (giuste linee), oltre a non potere svolgere al meglio le sue funzioni, si usurerà prima andando incontro a processi infiammatori e poi a vere e proprie patologie come l’artrosi, una patologia degenerativa che colpisce le cartilagini articolari, cioè i cuscinetti ammortizzatori delle articolazioni.

Cosa fare quindi? Esiste una postura corretta per evitare il dolore alla schiena?

Esiste una postura ideale che da un punto di vista articolare e strutturale é data dalla posizione anatomica e biomeccanica corretta, come l'ha impostata madre natura. Tutti dovremmo preoccuparci di avvicinarci il più possibile a questa situazione, in quanto più ci allontaniamo da essa, più la nostra macchina/corpo non funzionerà al meglio.

Per cambiare o correggere la nostra postura è necessario che comprendiamo bene la causa della sua alterazione (questo é il motivo per cui non possono esistere protocolli adatti a tutti).

Cos'è la posturologia?

Pensate a quante volte vi sarà capitato di sentire “tieni quella schiena dritta che sei gobbo! Mettiti seduto dritto che sei tutto storto, stai seduto bene sulla sedia che ti viene il mal di schiena!”.

La posturologia è la disciplina che si occupa dello studio della postura. Il termine postura deriva dal latino positura che vuol dire posizione. In poche parole è il rapporto con cui i vari segmenti del corpo concorrono all’attuazione di un qualsiasi gesto o posizione. La postura è gestita dal sistema tonico posturale che possiamo considerare come il nostro computer di bordo che riceve segnali dalle varie parti, elabora le informazioni e invia una risposta. La postura si altera per “sfuggire” a fastidi, tensioni, disagi, ecc. Il problema é che, alterandosi oggi, se ne pagherà inevitabilmente un prezzo domani.

Chi è il posturologo?

Il posturologo é colui che è in grado di far funzionare al meglio il nostro “computer”. Possiamo considerarlo come l’esperto che cerca di capire i problemi del nostro corpo per trovare la vera causa del malfunzionamento e risolverla.

Cosa fa il posturologo?

Il posturologo, tramite una rigorosa raccolta dati e un’attenta indagine sulla vita muscolo-scheletrica del soggetto a partire dalla nascita, cerca di scoprire tutti quei traumi fisici ed emotivi, interventi ed operazioni fatte, dolori passati e presenti per collegarli alle problematiche odierne. Solo ciò che il paziente ricorda non sarà sufficiente a scoprire la vera causa del problema. Infatti il posturologo indaga anche il corpo tramite test in statica e in dinamica, osservando la persona dal momento in cui entra in studio, il modo in cui cammina, il modo in cui si atteggia, come si siede, valutando a 360° i segnali che ogni corpo ha messo in atto per rifugiarsi e compensare un fastidio che può essere manifesto (dolore) oppure un’alterazione posturale (dolore compensato). Lo scopo è quello di migliorare le condizioni del paziente ridando la libertà alle articolazioni, permettendogli di funzionare al meglio.

Quando interviene il posturologo?

Un’analisi posturale dovrebbe essere prioritaria, dovrebbe essere considerata un vero e proprio “tagliando” che vi permetterà di sfruttare tutte le caratteristiche prestazionali. Ricordatevi che il corpo manda sempre dei segnali, sta a noi captarli!

Quando avvertiamo un segnale dal nostro corpo, ci sono due soluzioni:

1° andare subito dal posturologo

2° continuare fino a che il problema peggiora e magari il nostro corpo si ferma, e ciò che era un piccolo disagio inizia a diventare un grande problema.

Un occhio attento e conoscitore dei segnali del corpo potrà aiutarvi al meglio.

A voi la scelta della soluzione migliore!

Come interviene e cosa fare per i dolori alla schiena?

Il metodo che personalmente utilizzo, elaborato dal prof. Raggi, si pone il fine di ripristinare la condizione muscolare ideale tramite un allungamento muscolare globale decompensato, cioè di quelle strutture retratte e fibrotizzate, preoccupandosi nello stesso tempo di evitare ulteriori compensi che il corpo metterà in atto per “scappare” da un’eccessiva tensione. Un'altra peculiarità che distingue questo approccio da altre tipologie di intervento è quella di non trattare mai la zona del dolore, in quanto questa é solo la risultante del problema, non la vera causa. La causa e l’effetto possono trovarsi nello stesso punto solo se vi è stato un trauma diretto cioè “cado e mi rompo la spalla”. Altrimenti, se nella zona del dolore non ho mai avuto un trauma, non potrò mai avere la sua vera causa.

Se hai dolore alla schiena o problemi posturali, blocca un posto per una seduta di analisi. Lo puoi fare cliccando sul bottone qui sotto


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